Non perdere di vista l’essenziale – Carlo Maria Martini

La designazione di un colto professore gesuita a vescovo di Milano è uno degli intrecci maggiormente avvolti nelle nebbie del mistero. Qualcuno sostiene che si trattò di una decisione impulsiva e diretta del nuovo Papa di allora, vale a dire di Giovanni Paolo II, poi diventato santo. Strappato agli studi biblici, che sino ad allora avevano monopolizzato le sue energie, catapultato nella più complessa diocesi del mondo, l’ancora giovane padre gesuita si trovò a districare qualche matassa che non aveva messo in conto di affrontare.

Probabilmente qualche parroco milanese storse il naso: il nuovo vescovo era eruditissimo in questioni scritturistiche e un po’ digiuno in grane amministrative ed organizzative. L’episodietto simpatico giunse agli orecchi del diretto interessato.

Un frate milanese viaggiava in auto con il vescovo più carismatico degli ultimi decenni della Chiesa italiana, don Tonino Bello. Il frate si abbandonò a confidenze e, come spesso accade quando si parla a ruota libera, scivolò su qualche giudizio fin troppo ingeneroso. Commentò che “questo nuovo vescovo non è proprio niente, se gli togliamo la Scrittura non c’è nulla”. E don Tonino Bello, in tutta risposta, replicò: “Vorrei che queste parole si scrivessero sulla mia tomba”. Ciò che per uno era un difetto, per l’altro era il più bello dei complimenti che si potessero rivolgere ad un vescovo.

La morale vale per tutti noi. Divorati, come siamo, da pastoie burocratiche e fiscali, finiti nel tritacarne di giornate con tanti doveri da assolvere, c’è sempre da sperare di non perdere di vista l’essenziale. Che cioè tra tutte le faccende che ingolfano i nostri giorni ci sia sempre un pezzetto di tempo libero, dove Dio non cessa di parlarci, e di rassicurare il nostro cammino.

Mica di finire anche noi come certe famiglie che conosco, ove si lavora organizzatissimi da mattina fino a sera, e non si trova mai il tempo per dire “ti voglio bene” alle persone che ci camminano a fianco. Meglio custodire la trincea dell’essenziale, per tutto il resto si fa quel che si può.

 

Sapere solo di Bibbia – Capitolo 15 del libro di don Guglielmo Cazzulani: “Tra le strade della mia gente, storie che capitano in parrocchia”.   Edizioni Ancora di Milano 2017

admin