Le suore domenicane a Settala

1855 – 1955 il Centenario del Monastero delle Suore Domenicane

“Per ricordare il fausto avvenimento, il Prevosto [Giuseppe Castiglioni] trova conveniente ricordare su queste pagine il discorso tenuto dal medesimo in chiesa al mattino, anche per ricordare ai posteri l’avvenimento. In questo giorno di martedì, 7 aprile 1857, alle ore 14 pomeridiane, Regnando Sua Maestà Imperiale Francesco Giuseppe I, la Signora Villa Antonia, de fu Pietro, Superiora della Casa di educazione femminile in Casolate, nonché Superiora e Fondatrice dell’altra Casa, pure di educazione femminile nel Comune di Settala, appartenente all’Istituto delle religiose terziarie Domenicane, …”

Con queste parole inizia il testamento della fondatrice delle Suore domenicane delle quali noi oggi ricordiamo il centenario di questa casa. E continua dicendo: “Premetto come io abbia fondata altra Casa di educazione femminile in Settala della stessa natura e scopo di questa in Casolate, alla cui direzione mi trovo fino dalla sua origine, coadiuvata da alcune consorelle, e come per fondare la detta casa in Settala abbia acquistata con sostanza mia particolare, opportuno caseggiato con giardino dal Signor Ragionier Lottieri Lino il giorno 8 agosto 1855… volendo che dopo la mia morte sia diretto ed amministrato dalla mia consorella Margherita Zanaboni, che funge colà le mie veci”. Ed aggiunge: “Siccome questo stabilimento di Settala venne eretto e mantenuto tutto con sostanza mia particolare, così intendo e voglio che nessuna persona od autorità possa ingerirsi nell’amministrazione del patrimonio relativo, dovendo appartenere esclusivamente tale amministrazione alla Superiora senza obbligo di resa di conti”.

Così ha avuto inizio il monastero delle Suore Domenicane in Settala nell’anno 1855, anno in cui ebbe inizio l’insegnamento scolastico che mancava totalmente. In quell’anno infatti, come avete potuto rilevare dal testamento, conservato nell’archivio parrocchiale, la fondatrice, Madre Antonia Villa, coi due fratelli domenicani, Fiazza, acquistarono dal Conte Lodovico Settala la casa e giardino per la Congregazione delle Terziarie Domenicane del S. Rosario, che a quel tempo era di recente fondazione, giacché la Congregazione era sorta nell’anno 1831 in Casolate Lodigiano.

La scuola aperta dalle Suore Domenicane in Settala inizialmente era un collegio per educande, tra le quali si annovera come allieva la poetessa lodigiana Ada Negri. Ma oltre alle più abbienti, le Suore pensarono di non escludere dall’insegnamento anche i figli del popolo, fondando una scuola privata alla quale tutti potevano adire. Quando in Settala sorse la scuola pubblica, l’insegnamento elementare venne affidato alle Suore domenicane del luogo, le quali si recavano per il medesimo scopo fino in Caleppio, e ciò fino verso l’anno 1913 [o 1915; le suore gestivano, oltre che la “scuola privata”, l’Asilo infantile di Settala su incarico del Comune; nel 1915 c’erano 11 suore].

L’attuale monastero, di proprietà esclusiva delle domenicane, era la dimora della nobile famiglia Settala, dove ebbero i natali i due Beati Manfredo e Lanfranco Settala. Non vada dimenticato che il monastero di Settala deve considerarsi la vera casa Madre, giacché quella di Casolate era troppo angusta e per brevissimo tempo l’abitazione della nuova Congregazione. A prova di ciò dobbiamo aggiungere che il monastero delle Suore fu casa di noviziato e tale rimase fino al 1911, anno in cui venne trasferito da Settala a Bergamo, dove rimase solo un anno. A questo riguardo, sfogliando il Liber Chronicus della parrocchia, è dato di rilevare come sua Eminenza il Cardinal Ferrari non approvò la decisione dei Superiori della Congregazione per il trasferimento del noviziato, osservando come la formazione spirituale delle Novizie ed il raccoglimento di questo monastero si prestava assai meglio di un qualsiasi ambiente cittadino.

Con l’andar del tempo la Congregazione assumendo uno sviluppo sempre più vasto per il continuo numero di vocazioni religiose, decideva l’acquisto della casa di Melegnano, che inizialmente dipendeva da Settala. Tanto è vero che gli Esercizi Spirituali annuali per le religiose domenicane venivano costantemente tenuti nel monastero di Settala. La Congregazione delle Suore Domenicane quando venne fondata aveva una caratteristica particolare, modificata col tempo: era di mezza clausura, per cui le religiose non uscivano mai dal convento se non per recarsi in chiesa per le S. Funzioni. Quante Suore passarono dal nostro monastero?! Non è possibile un calcolo neppure approssimativo; è fuori di dubbio che fu elevatissimo.

Tra le Suore oriunde da Settala non possiamo dimenticare: Suor Maddalena Vitali, che fu Superiora della Congregazione per ben 18 anni; Suor Anna De Ponti, Suor Rosa Negri, le sorelle Guzzi, Suor Ferdinanda Benvenuti, Suor Andreina Selmi, Suor Anna Locati, Suor Valentina, Suor Emma Mognaga da Premenugo.

Di quale e quante messe di opere si sono rese benemerite le nostre Suore; quali e quanti esempi di virtù, di autentica santità, di benedizioni e di grazie hanno invocato dal Signore le nostre Suore nel corso di un secolo. Forse noi oggi non riusciamo ad apprezzare tutto il bene che esse hanno prodigato e continuano a prodigare nel nostro paese. Sta di fatto che sono sempre le nostre Suore che raccolgono e formano tante giovinezze, educandole fin dai più teneri anni, dall’asilo, alle scuole elementari, negli anni della adolescenza, tante giovinezze che debbono a loro se negli anni della maturità riescono a conservare quel patrimonio di fede, di onestà, di virtù che caratterizzano le buone famiglie di Settala.
(Dal “Liber Chronicus” del Parroco Giuseppe Castiglioni)

admin