Vangelo da vivere del 24.07.2016

 

A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. «Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male» infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?». Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita. Se poi camminerai nelle mie vie osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, tuo padre, prolungherò anche la tua vita». Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò a Gerusalemme; stette davanti all’arca dell’alleanza del Signore, offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.

(1Re 3,9)

Siamo soliti chiedere nella preghiera tante cose: la salute per i nostri cari e per noi, la serenità, la gioia, che il Signore ci affianchi nel cammino… È più prezioso chiedere la docilità del cuore per essere persone giuste e per saper discernere il bene dal male. Su questo siamo tentati di credere di bastare a noi stessi senza aver bisogno del consiglio degli altri, né tantomeno di quello di Dio, ed è proprio qui che spesso cadiamo. Facciamo nostra la preghiera di Salomone perché solo con un cuore docile al volere di Dio riusciremo in ogni nostra impresa. 

esperienza

Simone, un bambino della Sicilia, è felice di poter partecipare alle attività dell’oratorio, in questo periodo di vacanza qui a La Spezia con i genitori. A Roberto racconta di questi nuovi amici e gli confida che «nella sua città c’è la spazzatura nella strada, qui a Santo Stefano no» e che gli piacerebbe proprio abitare da queste parti. La famiglia di Simone cerca una casa in affitto dato che il papà, che lavora nella Marina Militare, si deve trasferire a La Spezia. Sono impegnati nella ricerca e devono decidere in fretta, perché il giorno dopo partono per la Sicilia. Insieme, Roberto e Simone  chiedono aiuto a Gesù  per trovare la casa in affitto. Poi Simone e la sua famiglia partono per la Sicilia. Quella stessa sera, però, hanno ricevuto la risposta che aspettavano: la casa che avevano visto a Santo Stefano s’è liberata e ora torneranno. Quella frase di Gesù «Qualunque cosa chiederete al Padre mio» ancora una volta s’è avverata.

 

 

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