Vangelo da vivere del 20.07.2016

Il Signore Gesù aggiunse: «Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché  «Chiunque chiede riceve» e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». (Luca 11,10)

È bello ascoltare l’esperienza di chi chiede a Dio e riceve. Noto che quando la domanda ha i toni della confidenza e della fiducia, Dio dà. E non si accontenta di soddisfarti in quanto chiedi, ma ti dà di più, nel senso che ti porta oltre. Ti mostra quello che prima non vedevi, ti fa comprendere cose nuove. Ti accorgi pian piano che quello che gli hai chiesto è solo la prima tappa, un‘occasione che Dio sfrutta per farsi conoscere e ancor più per aiutarti a conoscere chi sei, ciò che il tuo cuore veramente vuole e dove trovare la felicità vera e la libertà. Insomma, Dio non dà solo cose, ma dà lo Spirito santo che è infinitamente di più.

Esperienza

Mio marito ha un’impresa edile e, poiché le banche hanno bloccato i finanziamenti, per due anni è rimasto senza lavoro. Tra ristrettezze economiche sempre più grandi e momenti di scoraggiamento, speravamo nella provvidenza di Dio.  All’inizio dell’anno scolastico le bambine avevano bisogno dei libri e non sapevamo come fare. Una mattina arriva una nostra amica a dirci che, avendo ricevuto dei soldi inattesi, ha pensato che forse potevano esserci d’aiuto, sapendo il momento che stavamo attraversando: «Ce li ridarete quando potrete».
Un mese fa sono stati sbloccati i mutui, ma la grave situazione economica ci impediva di pagare regolarmente i dipendenti. Un amico ha parlato con loro, a nostra insaputa, ed ha esposto il problema chiedendo se erano pronti a lavorare senza percepire la paga. Tutti hanno accettato. Si avvicinava Natale e ci è arrivato un pagamento arretrato del tutto inaspettato. Con grande gioia lo abbiamo diviso tra i dipendenti. Attraverso un parente, poi, la provvidenza non ci ha abbandonati.     (E.M. – Italia)

 

 

 

 

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