Vangelo da vivere del 21.04.2016

Quando ormai si era a metà della festa, il Signore Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato è veritiero, e in lui non c’è ingiustizia. Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». Rispose la folla: «Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?». Disse loro Gesù: «Un’opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione – non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi – e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un uomo?

«Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!» (Giovanni 7,24)

 

Ancora una volta Gesù chiede a ciascuno di saper giudicare senza dipendere dagli altri. C’è infatti un’unzione dello Spirito che è data ad ogni uomo, c’è una coscienza individuale nella quale Dio parla e si spiega. Tutto ciò che ci è attorno, ogni predicazione e catechesi deve servire ad amplificare questa voce, a chiarirla, ad aiutarci a capire per cosa siamo fatti, dove e come Dio ci vuole. Per questo il Cristianesimo non potrà mai essere un indottrinamento: sarebbe la negazione di questa presenza dello Spirito che è già in noi. E quando noi arriviamo a testimoniare la Parola occorre non dimenticare che lo Spirito lì ci ha preceduti e lavora meglio e più di noi.

Esperienza 

Nel parco nessuno vuole giocare con Marco perché dicono che è antipatico.Io però non sono d’accordo perché voglio bene a tutti. Per questo proprio la mia amica del cuore non mi parlava più. Ero molto triste perché avevo perso la mia migliore amica ma il cuore mi diceva che avevo fatto la cosa giusta.    Il giorno dopo la mia amica è tornata a dirmi che avevo ragione e che anche Marco poteva far parte del gruppo. Quindi, sono andata da Marco e l’ho invitato a giocare con noi. Così abbiamo iniziato a giocare tutti insieme!                                                                                      

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