Vangelo da vivere del 20.04.2016

Alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie:  «Mai un uomo ha parlato così!» Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!».

(Giovanni 7,46)

Le guardie a livello personale erano persone del tutto neutrali quanto alla religione, non avevano condizionamenti particolari, perché ben altri erano comunemente  i loro interessi. L’ascolto di Gesù, senza pregiudizi né mediazioni, li incanta. Gesù evidentemente parla anche al loro cuore e li persuade. Purtroppo l’aggressione verbale dei farisei nei loro confronti al loro ritorno li condizionerà. È un rischio che corriamo anche noi, quando ascoltiamo qualcuno senza andare alla fonte e leggendolo soltanto con il filtro degli altri, di quelli che la pensano come noi: ci ritroviamo in breve a capovolgere l’idea che personalmente in un primo tempo ci eravamo fatti. Non è per nulla difficile neutralizzare Gesù che ci chiama alla conversione, può avvenire quasi senza che ce ne accorgiamo.

 

Esperienza

In classe c’è caos totale. Andrea, un cinesino, urla disperato: gli è sparita la colla e ne dà la colpa a Ciccio del Kosovo. Lui nega d’averla presa e il caos aumenta. Allora mi viene di raccontare a tutti e due la parabola della moneta perduta e di quanto grande è la gioia di Dio per chi ritorna a lui. Andrea non smette di piangere, ma Ciccio mi ascolta interessato. E’ musulmano, ma conosce Gesù. Propongo un gioco: se tutti chiudiamo gli occhi, poi la colla riapparirà. E’ proprio Ciccio ad indicare il posto dove era nascosta: con un sorriso la porge ad Andrea. La pace è fatta.

(Emi – Roma)

 

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