Vangelo da vivere del 18.05.2016

Le folle si accalcavano attorno al Signore Gesù. E una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, la quale, pur avendo speso tutti i suoi beni per i medici, non aveva potuto essere guarita da nessuno, gli si avvicinò da dietro, gli toccò il lembo del mantello e immediatamente l’emorragia si arrestò. Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Tutti negavano. Pietro allora disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, tremante, venne e si gettò ai suoi piedi e dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l’aveva toccato e come era stata guarita all’istante. Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace”     (Luca 8,48)

Gesù non chiede a questa donna di diventare discepola, di seguirlo. Il cammino che Gesù le fa fare è quello di uscire dall’anonimato alla testimonianza, dal silenzio alla dichiarazione pubblica. Si tratta per lei di riconoscere il dono ricevuto, senza considerarlo come un fatto privato, ma comunicandolo. Questo a Gesù basta, poi congeda la donna.È un livello di fede molto popolare,  accessibile a tanti: riconoscere di avere ricevuto molto bene da Gesù, dal Vangelo, dalla testimonianza di santi conosciuti e sconosciuti. È già un livello di fede che salva.

Esperienza 

Alcuni dei miei compagni di liceo venivano dalle borgate, da uno stato di emarginazione, avevano fatto le peggiori esperienze. Ho vissuto un primo anno difficile, da isolato. Dopo aver fatto amicizia con un ragazzo che, come me, voleva vivere da cristiano,  ci siamo messi d’accordo per rivolgerci soprattutto ai compagni più poveri o sommersi da gravi problemi. Davanti alla nostra scuola c’era una comunità di handicappati. Abbiamo sentito la spinta ad andare anche da loro per aiutarli e farli sentire meno soli e disgraziati, e abbiamo coinvolto in questa esperienza alcuni nostri compagni. Gli ultimi due anni di liceo sono stati veramente ricchi di esperienze belle per tutti.    (G.Z. – Italia)

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