Vangelo da vivere del 12.05.2016

Fratelli, giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: «Ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata  e la virtù provata la speranza» La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
(Romani 5,3-4)

E’ difficile essere contenti nella prova,  in quei momenti siamo solo protesi ad uscirne. In seguito però scopriamo che essi sono stati determinanti per la nostra vita, spesso più di quelli di gioia.
Le difficoltà piano piano ci modellano, impariamo ad aspettare con fede, non ci lasciamo abbattere perché sappiamo che il Signore è con noi. In un mondo che vuole tutto e subito, siamo costretti a rimandare, a vivere ogni giorno con la speranza di un domani migliore, anche se non vogliamo rinunciare comunque a vivere ciò che di positivo l’oggi ci offre. E ogni giorno vediamo dei piccoli segni dell’Amore di Dio: sono incontri, situazioni positive che in qualche modo ci aiutano ad andare avanti. Ne usciremo un po’ più corazzati, ma soprattutto con una fiducia enorme di non essere mai soli.

Esperienza 

Mia suocera vive con noi. Da cinque anni è in dialisi. Mio marito ed io abbiamo dovuto seguire un corso per assisterla. Questa situazione non è sempre facile, ma l’accetto per amore d i Tom. L’anno scorso mia sorella, dirigente scolastica, per un grave errore di gestione è stata costretta a imborsare una cifra importante che non aveva. Ne soffrivo con lei, avrei voluto aiutarla, ma non sapevo dove trovare i soldi. Anche se la nostra situazione economica non è florida, Tom ha voluto assolutamente provvedere lui: voleva in tal modo dimostrarmi la sua riconoscenza per quanto faccio per la sua mamma. 

(M.C. – Australia)