Vangelo da vivere del 24.08.2016

Filippo incontrò Natanaele e gli disse:«Abbiamo trovato»colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”. Natanaele esclamò: “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?”. Filippo gli rispose: “Vieni e vedi”. Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Natanaele gli domandò: “Come mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. Gli replicò Natanaele: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. Gli rispose Gesù: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!”. Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”.

(Giovanni 1,45)

Chi cerca trova. Questi primi giovani che incontrano Gesù avevano nel cuore un’attesa, quella del Messia. E lo riconoscono. Ma è solo l’inizio: Gesù sarà molto diverso e di più di quello che avrebbero mai potuto immaginare.Del resto è un’esperienza che facciamo anche noi. Man mano che si segue Gesù e si cerca di mettere in pratica la sua parola, si scopre una grandezza, una sapienza e una luce che prima non conoscevamo. E non si tratta solo di un Dio che strabilia con le sue prerogative, ma molto di più ti commuove e conquista con il suo amore.

Esperienze 

Giuseppe, il nostro vicino che abita di fronte, aveva contribuito a crearci un danno notevole. Per diverso tempo ho avvertito un certo risentimento   nei suoi confronti. Poi, dal Vangelo  la spinta al perdono senza nessuna condizione. A Dio ho chiesto di darmi un’occasione per trovare l’altro disposto ad accoglierlo. La mattina del 13 giugno, durante la Messa, il sacerdote ha distribuito il pane di S. Antonio con la raccomandazione di portarlo a qualche persona con la quale c’era stato qualche contrasto. Stavo per uscire dalla chiesa quando ho scorto davanti a me Giuseppe. Gli ho toccato la spalla, lui si è girato e io gli ho offerto mezzo pane. Lui mi ha buttato le braccia al collo e ha cominciato a piangere. Tutto è cambiato tra noi: ogni volta che ci incontravamo era come ritrovarsi tra amici. Qualche tempo fa il nostro dirimpettaio ha perso la figlia in un incidente stradale. Mia moglie ed io gli siamo stati vicini in questo immenso dolore e da allora c’è stato un ulteriore balzo di qualità nel rapporto.

(S.R. – Italia)

 

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