Vangelo da vivere del 15.04.2016

La folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che il Signore Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.

«Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà»

Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».  (Giovanni 6,27)

 

Siamo sempre troppo presi dalle cose di questa terra, dagli impegni e dalle responsabilità, dalle attese e dalle necessità, con il rischio di rimanere affannati e angosciati nel constatare i nostri limiti e per la paura di non farcela. La soluzione non è l’evasione in un mondo diverso, ma l’orientare con perseveranza e fiducia il nostro sguardo su Gesù. Decidere di fare tutto per Lui, di realizzare nella nostra vita la volontà del Padre anche nelle piccole cose, senza abbatterci per i nostri fallimenti, ma ricominciando subito con amore e confidando sempre in Lui come un figlio in sua madre.

Esperienza

Sono responsabile del settore vendite di un’impresa. Stavamo concorrendo per ottenere l’appalto di un’importante fornitura e avevamo tutte le credenziali per spuntarla: progetto, prezzo vantaggioso… Ma per ottenere l’appalto avremmo dovuto pagare una tangente. Con un collega, cristiano come me, ho deciso di non proseguire con quella trattativa, a costo di perdere una notevole percentuale sulle vendite del mese. Il mese seguente però le vendite hanno superato le proiezioni del preventivo e coperto il deficit precedente: per noi la conferma che conviene sempre fidarsi di Dio. (J.P. – Panama)

 

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