Vangelo da vivere del 23.08.2016

Un sabato il Signore Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e uno dei commensali gli disse: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. «Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi» Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

(Luca 14,18)

Siamo sempre capaci di trovare scuse per defilarci. Purtroppo però rischiamo di perdere appuntamenti decisivi con la nostra gioia. Se ci convinciamo troppo che il nostro programma è quello giusto e nulla deve modificarlo, ci chiudiamo alle novità e alle sorprese dello Spirito ed è un vero peccato perché la fantasia di Dio è molto più originale e creativa della nostra: Lui sa di che cosa abbiamo veramente bisogno.Perciò potrà essere utile oggi lasciarci piegare dagli imprevisti, fidandoci dell’Amore di Dio.

Esperienza

Era uno di quei mesi in cui le spese in casa si erano moltiplicate e improvvisare un pranzo per circa 20 persone, quanti eravamo quel giorno, era arduo. Mi fidai di Dio,  anche perchè la nostra riunione aveva lo scopo di aiutare le famiglie dei rifugiati. Ero affaccendata in cucina a inventare qualcosa, quando qualcuno bussò alla porta. Lo riconobbi solo quando mi disse che era stato aiutato da me a risolvere un problema nell’ufficio dove lavoro: per ringraziarmi aveva portato un pacco voluminoso, pieno di generi alimentari. Commossa ringraziai Dio per la puntualità.                                                                                                                                                                              (F.d.C. – Italia)

 

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