Abside e Altare Maggiore

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Tra la zona absidale e la Cappella dei Santi Giacomo e Filippo domina un organo settecentesco, costruito nel 1786 dai fratelli Giovanni e Paolo Chiesa di Lodi. È in legno laccato e dorato e ha colori tenui e decorazioni floreali. Sulla parete opposta, dietro un balconcino identico, è ospitato un dipinto che riproduce, per simmetria, le canne dell’organo.  Lo strumento ha subito nel corso del tempo restauri e manutenzioni: l’ultimo restauro è avvenuto nel 1908 ed è stato seguito da una manutenzione nel 1942 e da una revisione nel 1954, per opera della ditta Ondei di Milano. In questa occasione è stato anche sostituito il telo della cantoria.

Attualmente, questo organo non viene usato per le celebrazioni: attende un restauro importante. Al suo posto, è stato installato nella Cappella dei Santi Giacomo e Filippo un organo elettronico, dotato di tecnologia Hauptwerk (sistema che permette di poter suonare “copie virtuali”, ad altissima qualità, degli organi più celebri grazie alla registrazione digitale).

Non soltanto l’organo, ma tutta la chiesa ha subito nel tempo ampliamenti, rifacimenti e restauri. I due restauri più recenti risalgono al 1994 e al 2000 e sono opera del decoratore Giuseppe Curti di Casalpusterlengo.

La prima fase dei lavori di restauro, iniziata nell’aprile del 1994, ha visto il rifacimento della decorazione dell’altare maggiore e delle cappelle laterali. Il decoratore ha ridipinto la decorazione realizzata da Romeo Rivetta nel 1912. 

Durante il restauro, ci sono state importanti scoperte: sono riemersi infatti gli affreschi di tardo Cinquecento nella Cappella del Rosario, mentre nella Cappella dei Santi Giacomo e Filippo è stata trovata dietro la tela dei santi una pittura murale realizzata tra Otto e Novecento, raffigurante una croce a tutto campo dipinta con sfumature dal giallo all’arancione e avente come sfondo un paesaggio montano dominato da un cielo azzurro.

Nel 2000 il vecchio e ingombrante altare fu rimosso e sostituito con quello attuale, donato da Angelo Rolla e posato dai fratelli Sandro e Vittorio Rolla. La seconda fase dei lavori di restauro iniziò nel marzo del 2000 e vide la decorazione della navata centrale. Le decorazioni della volta furono rifatte ex novo, come pure le quattro unghiate della volta, i cartigli in corrispondenza delle cappelle laterali e delle quattro finestre, e il fregio che corre lungo tutto l’architrave.

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Paola Selmi