Accoglienza profughi

Papa Francesco chiama, la diocesi di Milano risponde.

Il nostro Consiglio Pastorale Comunitario nella riunione del 26.10.2016 ha accolto l’invito, e lo ha fatto proprio.

“Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita,  il Vangelo ci chiama, ci chiede, di essere “prossimi” dei più deboli e abbandonati”

ln seguito al richiamo di Papa Francesco la Chiesa Ambrosiana amplia l’accoglienza e chiede un ruolo attivo alle nostre parrocchie.

Anche noi come Comunità Pastorale ci sentiamo chiamati a recepire, concretamente, il messaggio di Papa Francesco, mettendo a disposizione dei profughi, delle unità abitative, ma soprattutto ci viene chiesto di accogliere e ascoltare le loro paure e speranze, aiutandoli anche nell’inserimento ed integrazione nella nostra Comunità, per rendere più dignitosa e costruttiva la loro permanenza, se pur temporanea, presso di noi.

Una volta data la disponibilità di una abitazione, da parte nostra, la Diocesi verificherà le caratteristiche dell’alloggio dandone o meno l’assenso all’utilizzo.

Chi saranno i nostri ospiti ? Sono migranti che presentano queste caratteristiche:

  1. alcune persone della stessa nazionalità, solitamente di sesso maschile, che hanno presentato la domanda d’asilo e sono ospitati in un Centro di accoglienza straordinaria;
  2. chi ha visto accolta la propria domanda d’asilo e rimane in attesa di entrare in un progetto, per un percorso di integrazione sociale nel nostro Paese;
  3. chi ha avuto una forma di protezione internazionale (asilo, protezione sussidiaria e protezione umanitaria).

La Caritas diocesana ha il compito di essere interlocutore unico delle parrocchie e gestirà i rapporti, amministrativi e burocratici con la Prefettura e, tramite una cooperativa si curerà di tutti gli aspetti pratici ed economici riguardanti i profughi ospitati.

Chi pensasse di mettere a disposizione delle unità abitative e/o ricevere ulteriori informazioni in merito, potrà rivolgersi al referente della Caritas locale, Carlo Spinelli.

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